SOLIARIETA’ per la scuole terremotate
20 02 2013Non hanno carta, libri, sussidi, ma solo banchi e containers: sono i bambini del dopo terremoto che, una volta spenti i riflettori della cronaca, non possono nemmeno sognare un Piano dell’offerta formativa pari a quello dei loro coetanei. La scuola però, si sa, si regge sui contributi delle famiglie e allora perché non chiedere aiuto ai genitori? 10 euro di solidarietà, adesso che si parla di iscrizioni, possono essere in molti a volerli donare. E magari istituire una giornata di solidarietà per le vittime delle calamità naturali.
Questo almeno ciò che sperano le associazioni di genitori della provincia di Modena, che si sono messe in rete fra di loro per lanciare il progetto “Da genitore a genitore, da scuola a scuola… aiutiamo le scuole colpite dal terremoto!”.
”Nelle scuole inagibili per il terremoto i contributi volontari dei genitori erano pari a circa 500.000 euro –dichiarano le associazioni- Buona parte di queste risorse finanziarie potrebbe essere a rischio perché non è stato possibile organizzare le feste di fine anno e soprattutto per le difficoltà che potrebbero incontrare le famiglie a versare i contributi al momento dell’iscrizione”. L’iniziativa presenta alcune peculiarità: un orizzonte temporale di almeno un paio d’anni finché durerà l’emergenza delle scuole “provvisorie”; il coinvolgimento diretto dei rappresentanti dei genitori delle scuole interessate; l’avvio di un progetto di educazione alla solidarietà attraverso varie iniziative. E’ stato aperto per la raccolta fondi un conto corrente bancario presso Banca Etica IBAN IT 77 S 05018 02400 000000147008 e un Conto Corrente Postale n. 001007875279, entrambi con causale “ProScuole Terremotate”. Le somme versate saranno sempre tracciabili sul sito www.scuolemodena.it e sui siti delle Associazioni. Da segnalare la “merenda della solidarietà”, che consiste nel coinvolgere e sensibilizzare i ragazzi verso i coetanei colpiti dal terremoto, attraverso la cosiddetta merenda solidale, ovvero la donazione di un euro, rinunciando a una merenda a favore di chi è stato colpito dal sisma. Ci si rivolge alle Associazioni nazionali dei genitori, ai consigli d’istituto e ai comitati delle scuole italiane, interessati a promuovere attività di raccolta fondi destinate alle scuole delle zone colpite dal sisma. “Siamo tutti provenienti da associazioni di ispirazione diversa, ma in questo caso uniti con l’unico obiettivo di aiutare i nostri ragazzi. Abbiamo il sostegno delle istituzioni scolastiche regionali, che condividono questi obiettivi, speriamo di trovare solidarietà in tutto il Paese” tengono a sottolineare gli organizzatori. C’è anche in ponte l’idea di istituire una giornata nazionale della solidarietà per le vittime delle calamità naturali, magari propri il 20 maggio, anniversario del terremoto in Emilia. ”Chi ha perso tutto sa cosa vuol dire –commenta Angela Rigucci, presidente di AGe Argentario- Non a caso sono state proprio persone provenienti dalle zone terremotate fra le prime a portare aiuti alle popolazioni alluvionate della Maremma”. Ed è per questo che AGe Toscana si presta volentieri a diffondere l’appello degli amici emiliani. In Toscana intanto l’AGe prosegue con il suo impegno di raccolta fondi pro alluvionati: corsi di formazione, consulenza e attività di vario tipo sono tutti focalizzati sulla solidarietà verso chi ha perso tutto, forse anche la speranza. Il conto, intestato ad AGe Argentario con causale “Emergenza Maremma” è IT75T 08851 72300 000 000 200 028. I fondi così raccolti saranno immediatamente consegnati alle famiglie colpite dal disastro, così come è stato fatto fin dal primo momento. ”L’idea di diffondere il comunicato congiunto richiama e sottolinea il significato di un gesto di solidarietà nei confronti delle scuole e delle famiglie della Maremma e della Bassa modenese –dichiara Giuseppe Stefani, referente del Coordinamento Provinciale Presidenti Consigli di Circolo, d’Istituto e Comitati Genitori- e anche la novità e l’importanza di una collaborazione tra associazioni genitori della scuola territorialmente distanti ma che operano con sensibilità comuni non solo in situazioni di emergenza come l’alluvione ed il terremoto ma anche per ciò che riguarda la promozione e la valorizzazione della presenza dei genitori nel mondo della scuola”.